Crioconservazione cellule staminali da polpa dentale | Miglior Salute

Crioconservazione cellule staminali da polpa dentale

Crioconservazione cellule staminali da polpa dentale

Raccogliere e conservare le cellule staminali della polpa dentale vuol dire avere a disposizione in qualunque momento un bagaglio di cellule disponibili per terapie cellulari disponibili oggi ed in futuro

Le cellule staminali

Le cellule staminali sono cellule non specializzate, presenti in ogni organismo vivente. L’insieme organizzato delle cellule costituisce un tessuto biologico e i diversi tessuti costituiscono gli organi di cui è composto l’organismo.

Le cellule staminali hanno la capacità di replicarsi (per divisione cellulare) e anche di specializzarsi in uno dei circa 200 tipi cellulari che formano un organismo. Quest’ultima caratteristica è detta “potenza” e può essere presente a diversi livelli: quella massima è detta “totipotenza” e a seguire “pluripotenza” e “multipotenza”.

Questa capacità duplice, di rinnovarsi e di specializzarsi, le rende di significativo interesse e oggetto di un numero crescente di ricerche,  al fine di essere utilizzate come terapie mediche per la rigenerazione dei tessuti umani.

La terapia con cellule staminali comporta l’utilizzo delle cellule per aumentare, sostituire o  avviare la produzione di molecole essenziali o matrici dalle cellule mancanti o danneggiate per trattare patologie, invecchiamento o traumi.

Attualmente, la forma più comune di terapia con cellule staminali include trasfusioni di sangue, piastrine e midollo osseo.

uI ricercatori hanno ottenuto importanti progressi nello sviluppo di nuove terapie con cellule staminali per il trattamento di cancro, patologie neurologiche, immunologiche, genetiche, cardiache, pancreatiche, degenerative e del fegato e non dubitano che le cellule staminali abbiano ancora grandi potenzialità nel trattamento di patologie diverse da quelle attualmente trattate.

Le cellule staminali della polpa dentale

La polpa dentale rappresenta una valida possibilità di raccolta, non invasiva, di  cellule staminali mesenchimali (MSC).

Le MSC hanno dimostrato di differenziarsi nelle cellule ossee (osteoblasti), adipose (adipociti), cartilaginee (condrociti),  del fegato (epatociti), così come cellule dei muscoli (miociti) e dei nervi (neuroni).

Ciò significa che hanno potenzialità enormi e rappresentano un’alternativa terapeutica reale.

Perché la polpa dentale?

I denti da latte e i denti sani di un adulto contengono cellule staminali che hanno la capacità di differenziarsi in diversi tipi di tessuti: pelle, nervi, muscoli, grasso, cartilagine e tendini.

Le cellule staminali estratte dalla polpa dentale, classificate come cellule Mesenchimali, sono state considerate da subito una sorgente molto promettente per terapie rigenerative, cioè per trattare tessuti malati o danneggiati.

La conservazione dei dentini o dei denti sani di un adulto estratti per ragioni di ortodonzia o malposizionamenti è una decisione proattiva che i ciascuno può prendere a tutela della propria salute o di quella dei propri figli.

Potenziali trattamenti

L’elenco crescente dei potenziali trattamenti con cellule staminali della polpa dentale, dimostra l’utilità di questa risorsa nei campi della medicina rigenerativa e dell’ingegneria tissutale.

I continui progressi nelle terapie con cellule staminali in tutto il mondo, indica che gli scienziati sono avanti nel percorso di cura delle patologie e delle condizioni di disabilità mediche che rimarrebbero altrimenti non trattabili.

Per questi tipi di trattamenti è fondamentale che la fonte di cellule staminali sia compatibile con il ricevente, per evitare il rigetto dei tessuti trapiantati, per cui è consigliato l’utilizzo di cellule autologhe, cioè del paziente stesso.

Le cellule staminali mesenchimali presenti nella polpa dei denti hanno la potenzialità di trattare condizioni come:

  • Diabete di tipo 1
  • Disordini neurodegenerativi (Alzheimer, Parkinson e la malattia di Huntington)
  • Malattie cardiovascolari
  • Paralisi per lesioni spinali
  • Malattie del fegato
  • Ictus
  • Attacchi di cuore
  • Riparazione delle articolazioni ossee

Quindi: raccogliere e conservare le cellule staminali della polpa dentale vuol dire avere a disposizione in qualunque momento un bagaglio di cellule disponibili per terapie cellulari disponibili oggi ed in futuro.

Quali denti è possibile utilizzare?

  • Nei bambini: denti decidui, raccolti mediante estrazione dal dentista o a dopo caduta naturale.
  • Negli adulti: denti sani (molari e premolari) estratti per ovviare a malposizionamenti, o nel corso di terapie di ortodonzia o perché inclusi o parzialmente inclusi.

Una volta effettuato il pagamento del kit di prelievo, riceverai una chiamata dal servizio clienti di Nila Medica, la società responsabile dell’offerta del servizio.

Entro 5 giorni dalla chiamata riceverai all’indirizzo indicato il kit necessario per effettuare il prelievo.

Potrai portare il kit fornito dal dentista, per utilizzarlo in occasione dell’estrazione di un dente, oppure, nei bambini, utilizzare il kit a casa dopo la caduta di un dente deciduo (“da latte”). Dopol la raccolta il campione,  nell’apposito kit fornito, viene poi trasferito a mezzo corriere nei laboratori dove viene analizzato, processato, congelato e conservato per il possibile utilizzo futuro.

Dopo la conservazione, viene rilasciata una idonea certificazione con tutti i parametri di qualità del campione.

In caso di richiesta per utilizzo terapeutico il campione viene inviato presso qualunque centro medico nel mondo.

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