Mille persone a Portogruaro «In difesa della nostra sanità» | Miglior Salute

Residenti, Cgil, Rifondazione, M5S e alcuni sindaci del territorio contro il progetto di ospedale unico Bertoncello: «In questo bacino abbiamo 20 milioni di turisti, una sola struttura non può bastare»

Mille persone a Portogruaro «In difesa della nostra sanità» Residenti, Cgil, Rifondazione, M5S e alcuni sindaci del territorio contro il progetto di ospedale unico Bertoncello: «In questo bacino abbiamo 20 milioni di turisti, una sola struttura non può bastare»
PORTOGRUARO. Toni molto accesi, ma anche un grande senso di solitudine e qualche striscione critico nei confronti di Antonio Bertoncello, hanno caratterizzato la grande manifestazione a difesa dell’ospedale di Portogruaro e, di fatto, contro il progetto regionale dell’ospedale unico. Quasi un migliaio di persone (per la stragrande maggioranza cittadini portogruaresi) si sono ritrovate in via Piemonte, sul piazzale del nosocomio, per ribadire il loro “no” alla nuova struttura ospedaliera e soprattutto per difendere i servizi della struttura sanitaria portogruarese soggetta a continui tagli e ridimensionamenti. I “mandanti” del depotenziamento sono stati individuati nella Regione e nell’Asl 10.
Sono spuntate bandiere della Cgil, di Rifondazione comunista, dei No Tav e del  Movimento 5 Stelle. “Bertoncello sia chiaro – No all’ospedale unico” si leggeva su uno striscione alzato dagli aderenti del Meet Up del portogruarese. Come se il sindaco non avesse mai ribadito questo concetto. Il centrodestra era rappresentato solo dai capigruppo presenti sul palco. Le assenze dagli altri comuni, com’era prevedibile, si sono notate. Tra le autorità accanto a Bertoncello c’era il sindaco di Concordia, Claudio Odorico e il capogruppo di maggioranza a Fossalta, Paolo Anastasia. Mancavano, almeno ufficialmente, le rappresentanze di San Stino, Cinto, Caorle, Gruaro, Teglio, Annone, San Michele. Realtà che o fanno riferimento agli ospedali di San Vito al Tagliamento o Latisana, oppure (vedi San Stino) fanno il tifo per l’ospedale unico.
Dopo i saluti di rito del sindaco Antonio Bertoncello, molto applaudito, è intervenuta la presidente del consiglio comunale Ivana Franceschinis. È stato però l’intervento di Bruno Panegai, che ha parlato anche a nome della confederazione provinciale Cgil, a riscuotere i consensi maggiori. Riferendosi ai tagli ai servizi sanitari dell’ospedale di Portogruaro ha
tuonato che «i nemici sono i poteri forti: la Regione e l’azienda sanitaria».
Mirco Cusan, a capo del comitato Pro Pediatria ha sottolineato che «non si può tagliare sui diritti della persona».
Preoccupazione sul futuro dell’ospedale di Portogruaro è stata espressa anche da Sirio Martin, leader della Confartigianato. «Il territorio non può essere depredato» ha ribadito.
Acclamato come un idolo il sindaco Antonio Bertoncello. «Dobbiamo dimostrare ai politici che devono discutere con noi» ha detto «Cerchiamo la soluzione migliore l’ospedale unico può sorgere con un bacino di almeno 200mila persone; ma noi d’estate arriviamo a 400mila residenti con le spiagge. Non siamo contro nessuno. Ma con 20 milioni di turisti nel nostro bacino, non si può pensare alla costruzione dell’ospedale unico». Parole che non hanno potuto sentire né Luciano Striuli, sindaco di Caorle; né Pasqualino Codognotto, sindaco di San Michele Bibione.

Fonte “la Nuova di Venezia” 21/10/2014

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